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Il 31 marzo visita alla mostra “Tiziano e l’immagine della donna nel Cinquecento Veneziano” allestita a Palazzo Reale

Nell’ambito delle iniziative per la Giornata Internazionale della Donna, lo Spi Cgil di Belluno ha organizzato per giovedì 31 marzo una visita di gruppo alla mostra “Tiziano e l’immagine della donna nel Cinquecento Veneziano”, al Palazzo Reale di Milano.

Tiziano e la donna. La forza del bello

Le donne di Tiziano sono forti, indipendenti, consapevoli che la bellezza è uno strumento per determinare la loro libertà in una società dominata dal potere assoluto del patriarcato
Nelle quindici tele esposte del sommo Tiziano Vecellio, si evidenza il ruolo dominate della donna nella pittura veneziana del Cinquecento che rendono la figura femminile della Repubblica Serenissima come un caso unico nella cultura e nel costume europeo del XVI secolo. Le spose veneziane esercitavano infatti diritti non comuni, quali il continuare a disporre della propria dote e il poterla distribuire tra i figli, dopo la morte del marito. Le donne non potevano partecipare alla vita politica o finanziaria, ma rivestivano certamente un ruolo importante nella presentazione dell’immagine legata al cerimoniale pubblico della sontuosa e potente Repubblica.
La donna veneziana esercita il potere della dolcezza, della seduzione e dell’eleganza innata. Le loro vesti sono spesso scollate dove mostrare il seno non sinonimo di spregiudicatezza sensuale ma al contrario manifestazione di sincero slancio amoroso, simbolo d’apertura del loro cuore e felice consenso a future nozze d’amore. Promesse spose o consorti, eroine o sante, dee ninfe esse rilucevano sempre come gloriose, altere e belle fino all’incanto estatico.

La scelta dello Spi Cgil di Belluno è stata dettata da diverse motivazioni. Innanzitutto le origini di Tiziano, nato a Pieve di Cadore, poi per come rappresenta le donne. Si legge nella presentazione della mostra: «Per Tiziano la bellezza artistica corrisponde a quella femminile: meno interessato al canone della bellezza esteriore rispetto alla personalità di una donna e alla femminilità in quanto tale, riesce a non sminuirne mai la dignità, indipendentemente dal contesto, dalla narrazione o dalla rappresentazione».

Informazioni:
telefonare a Maria Rita o a Gabriele;
iscrizioni entro mercoledì 30 marzo;
partenza da Feltre ore 5.15, da Belluno ore 6.00 e da Cadola ore 6.15. Entrata mostra ore 11.30 primo gruppo e ore 12 secondo gruppo.
costi: €40 per ingresso, visita guidata, pranzo, pullman;
a disposizione 50 posti.